Piano triennale integrato per la prevenzione della corruzione 2022-2024

Comprende il programma triennale per la trasparenza e l'integrità.

ORDINE DEGLI AVVOCATI DI PATTI
PIANO TRIENNALE INTEGRATO PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
2022 – 2024
E
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L’INTEGRITÀ
2022-2024
Redatto dall’Avv. Santo Vincenzo Trovato (Responsabile Unico della Prevenzione della Corruzione e della
Trasparenza Amministrativa)

Introduzione
Il presente piano è stato basato sul nuovo approccio tratto dall’Autorità Nazionale Anticorruzione a seguito del PNA 2019 ove è stato evidenziato che: “[…] Pur in continuità con i precedenti PNA, l’Autorità ha ritenuto di sviluppare ed aggiornare nel PNA 2019 le indicazioni metodologiche per la gestione del rischio corruttivo confluite nel documento metodologico, Allegato 1) al presente Piano, cui si rinvia. Esso costituisce l’unico riferimento metodologico da seguire nella predisposizione del PTPCT per la parte relativa alla gestione del rischio corruttivo e aggiorna, integra e sostituisce le indicazioni metodologiche contenute nei precedenti PNA, come già indicato nel precedente piano, ha dato, infatti, una struttura ben più precisa a
tutta la materia, cercando di fare ordine e sintesi di tutto quanto già prodotto. Di conseguenza, in continuità con il precedente, il presente si pone, appunto, l‟obiettivo della semplificazione e della sintesi, cercando di utilizzare meno testi e più schemi o tabelle.

Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione

1. Premessa introduttiva
Il presente Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione costituisce un aggiornamento del Piano Triennale 2019-2021, adottato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Patti, conformemente alle previsioni di legge e alle raccomandazioni dell’Autorità Anticorruzione, l’Ordine degli Avvocati di Patti procede all’aggiornamento del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione, apportando di volta in volta le modifiche e gli aggiornamenti che si rendono opportuni e/o necessari per garantirne l’efficacia. Il Piano Triennale per la prevenzione della corruzione e la trasparenza del triennio 2022 – 2024 (d’ora in poi anche solo “PTPCT 2022 -2024) è stato redatto in conformità alla normativa vigente ed in conformità alle Delibere chiarificatrici dell’ANAC specificatamente indirizzate alla semplificazione per l’applicazione della normativa anticorruzione e trasparenza agli ordini e collegi professionali.
Il PTPCT 2022 – 2024 si compone del presente documento e degli allegati che ne fanno parte sostanziale ed integrante.

2. Analisi del contesto interno ed esterno.
Per quanto riguarda il contesto esterno, la sua analisi risponde alla necessità di evidenziare le caratteristiche dell’ambiente nel quale l’Ente è chiamato ad operare, con riferimento, ad esempio, a variabili culturali, criminologiche, sociali ed economiche del territorio.
L’analisi del contesto esterno ha essenzialmente due obiettivi: evidenziare come le caratteristiche strutturali e congiunturali dell’ambiente nel quale l‟amministrazione si trova ad operare possano favorire il verificarsi di fenomeni corruttivi; analizzare, come tali caratteristiche ambientali possano condizionare la valutazione del rischio corruttivo e il monitoraggio dell’idoneità delle misure di prevenzione.
Da un punto di vista operativo, l‟analisi prevede sostanzialmente due tipologie di attività: 1) l‟acquisizione dei dati rilevanti; 2) l‟interpretazione degli stessi ai fini della rilevazione del rischio corruttivo. Con riferimento al primo aspetto, l‟amministrazione utilizza dati e informazioni sia di tipo “oggettivo” (economico, giudiziario, ecc.) che di tipo “soggettivo”, relativi alla percezione del fenomeno corruttivo da parte degli stakeholder. Ai fini dello svolgimento di tale analisi, l‟Ente si è avvalso degli elementi e dei dati contenuti nelle relazioni periodiche sullo stato dell‟ordine e della sicurezza pubblica.
L’analisi del contesto interno investe aspetti correlati all’organizzazione e alla gestione per processi che influenzano la sensibilità della struttura al rischio corruttivo. L’analisi ha lo scopo di far emergere sia il sistema delle responsabilità, che il livello di complessità dell’amministrazione. Entrambi questi aspetti contestualizzano il sistema di prevenzione della corruzione e sono in grado di incidere sul suo livello di attuazione e di adeguatezza. L’analisi del contesto interno è incentrata: – sull’esame della struttura organizzativa e delle principali funzioni da essa svolte, per evidenziare il sistema delle responsabilità; –
sulla mappatura dei processi e delle attività dell’Ente, consistente nella individuazione e nell’analisi dei processi organizzativi. Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati non è organo di governo che esercita attività di indirizzo politico, perché i compiti affidatigli dalla legge professionale sono specifici e privi di scelte discrezionali. Il RPCT dell’Ordine è contestualmente anche il Responsabile della Trasparenza.
Le attribuzioni assegnate all’Ordine, così come dalla Legge Professionale, sono riconducibili all’elenco di seguito riportato:
– Formazione ed annuale revisione e pubblicazione dell’Albo;
– Definizione del contributo annuo dovuto dagli iscritti;
– Amministrazione dei proventi e delle spese con compilazione di un bilancio preventivo e di un conto
consuntivo annuale;
– A richiesta degli iscritti, formulazione di parere sulla liquidazione di onorari e spese;
– A richiesta anche di una sola delle parti, intervento nelle contestazioni insorte tra gli iscritti o tra costoro ed i clienti in dipendenza dell’esercizio professionale, adoperandosi per comporle;
– Vigilanza per la tutela dell’esercizio della professione e per la conservazione del decoro dell’Ordine;
– Repressione dell’uso abusivo del titolo di avvocato e dell’esercizio abusivo della professione, ove occorra mediante denuncia all‟Autorità Giudiziaria;
– Organizzazione della formazione professionale continua.
L’Ordine degli Avvocati di Patti esercita la propria attività nei riguardi degli iscritti al proprio Albo Professionale.
Lo svolgimento delle attività istituzionali e le competenze si svolgono e sono regolate dalla normativa di riferimento.
L’organico del Consiglio è formato da un solo dipendente che prende attivamente parte alla predisposizione del PTPCT fornendo i propri input e le proprie osservazioni. Prendono, altresì, parte al processo di implementazione e attuazione del PTPCT, fornendo un contributo fattuale anche assumendo incarichi e compiti specifici. L’Ordine non è dotato di OIV.
DPO – Data protectionofficer In considerazione del Reg. UE 2016/679 e della normativa italiana di integrazione del D.Lgs. 196/2003, l’Ordine degli Avvocati di Patti ha proceduto alla nomina del proprio Responsabile della Protezione Dati nella persona dell’Avv. Marcello Mancuso i cui dati identificativi sono pubblicati sul sito istituzionale. Il Responsabile della Protezione Dati fornirà supporto al titolare del trattamento relativamente a tematiche che dovessero avere impatti sulla trasparenza, sulla pubblicazione dei dati e sulle richieste di accesso.

3. Riferimenti normativi
Nella elaborazione del presente Piano sono stati presi in considerazione i seguenti atti normativi e
provvedimenti dell’Autorità Nazionale Anticorruzione:
– Decreto legislativo 14 marzo 2013, n ͘ 33 recante “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di
pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, approvato dal
Governo il 15 febbraio 2013, in attuazione di commi 35 e 36 dell’art 1 della l ͘ n ͘ 190 del 2012” (d‟ora in poi, ͘
per brevità, “Decreto Trasparenza” oppure D.Lgs. 33/2013)
– Decreto legislativo 8 aprile 2013, n ͘ 39 recante “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma
dell’articolo 1, comma 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n ͘ 190 (d‟ora in poi, per brevità “Decreto
inconferibilità e incompatibilità”, oppure D.Lgs. 39/2013)
– Decreto legislativo 25 maggio 2016 n ͘ 97 recante “Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia
di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e
del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell‟articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in
materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”
– Legge 25 aprile 1938, n ͘ 897, recante “Norme sull’obbligatorietà dell’iscrizione negli albi professionali e
sulle funzioni relative alla custodia degli albi”
– Decreto Legislativo Luogotenenziale 23 novembre 1944 n ͘ 382, recante “Norme sui Consigli degli Ordini e
Collegi e sulle Commissioni Centrali Professionali”
– Decreto legislativo Presidenziale 21 giugno 1946, n ͘ 6 recante “Modificazioni agli ordinamenti
professionali”
– Decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 2001, n ͘ 328, recante “Modifiche ed integrazioni della disciplina dei requisiti per l‟ammissione all‟esame di Stato e delle relative prove per l‟esercizio di talune professioni, nonché‟ della disciplina dei relativi ordinamenti”
– Decreto del Presidente della Repubblica 08 luglio 2005, n ͘ 169, recante “Regolamento per il riordino del sistema elettorale e della composizione degli organi di ordini professionali”
– Decreto del Presidente della Repubblica 7 agosto 2012, n ͘ 137, recante “Regolamento recante riforma degli ordinamenti professionali, a norma dell’articolo 3, comma 5, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni , dalla legge 14 settembre 2011, n ͘ 148”;
– Legge 31 dicembre 2012, n. 247 – c.d. “nuova legge professionale”;
– Codice Deontologico Forense approvato dal Consiglio Nazionale Forense nella seduta del 31 gennaio 2014 e pubblicato sulla G.U.R.I. n. 241 del 16 ottobre 2014, in vigore dal 15 dicembre 2014;
– Regolamento (UE) 2016/679 concernente le “Norme relative alla protezione delle persone fisiche conriguardo al trattamento dei dati personali, nonché norme relative alla libera circolazione di tali dati” nonché dal D.lgs n. 196/2003 così come riformato dal D.Lgs. n. 101/2018;
– D.L. 31 Agosto 2013, n.101 recante “Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione delle pubbliche amministrazioni”, convertito dalla L. 30 ottobre 2013 n.125, nelle parti relative agli ordini professionali (art.2, co. 2 e 2 bis);
– Legge 30 novembre 2017, n. 179 recante “Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato”;
Ed in conformità a:
– Delibera ANAC (già CIVIT) n ͘ 72 dell‟11 settembre 2013 con cui è stato approvato il Piano Nazionale Anticorruzione (d‟ora in poi per brevità PNA);
– Delibera ANAC n . 145/2014 del 21 ottobre 2014 avente per oggetto : “Parere dell‟Autorità sull‟applicazione della l n ͘ 190/2012 e dei decreti delegati agli Ordini e Collegi professionali”; ͘
– Determinazione ANAC n ͘ . 12 del 28 ottobre 2015, Aggiornamento 2015 al PNA” (per brevità Aggiornamento PNA 2015);
– Delibera n ͘. 831 del 3 agosto 2016 “Determinazione di approvazione definitiva del Piano Nazionale
Anticorruzione 2016” (per brevità PNA 2016);  Delibera ANAC n ͘ 1310/2016 “Prime linee guida recanti
indicazioni sull‟attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni contenute
nel D.Lgs. 33/2013 come modificato dal D.Lgs. 97/2016”;
– Delibera ANAC n ͘ 1309/2016 “Linee guida recanti indicazioni operative ai fini della definizione delle
esclusioni e dei limiti all‟accesso civico di cui all‟art 5 co ͘ 2 del D.Lgs. 33/2013, Art ͘ 5- bis, comma 6, del d.lgs. ͘
n. 33/2013 recante Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità,
trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni».
– Determinazione n. 1134 del 8/11/2017 “Nuove linee guida per l‟attuazione della normativa in materia di
prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e
partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici”;
– Comunicato del Presidente del 28 giugno 2017, avente ad oggetto: chiarimenti in ordine alla disciplina
applicabile agli Ordini professionali in materia di contratti pubblici;
– Deliberazione ANAC n. 840 del 2 ottobre 2018 sulla corretta interpretazione dei compiti del RPCT;
– Deliberazione ANAC n.1074 del 21 Novembre 2018 di approvazione definitiva dell‟aggiornamento 2018 al
Piano Nazionale Anticorruzione;
– Deliberazione ANAC n.1064 del 13 Novembre 2019 di approvazione in via definitiva del Piano Nazionale
Anticorruzione 2019 (PNA 2019);
– Deliberazione ANAC n. 777 del 24 novembre 2021 pubblicata il 14 dicembre 2021 riguardante “proposte
di semplificazione per l’applicazione della normativa anticorruzione e trasparenza agli ordini e collegi
professionali.
Tutto quanto non espressamente previsto dal presente PTPCT si intende regolamentato dalla normativa di riferimento, in quanto applicabile e compatibile, secondo il disposto dell‟art. 2 bis, co. 2 del D.Lgs. n. 33/2013.

Disposizioni normative riguardanti i reati di corruzione
Nel corso dell’analisi dei rischi si è fatto riferimento ad un’accezione ampia di corruzione, prendendo in considerazione non solo i reati contro la Pubblica Amministrazione disciplinati nel Titolo II, Capo I, del
codice penale ma anche, più in generale, tutte quelle situazioni in cui, a prescindere dalla rilevanza penale,
potrebbe emergere un malfunzionamento dell’Ordine a causa dell’uso a fini privati delle funzioni attribuite,
ovvero l’inquinamento dell’azione amministrativa ab esterno, sia che tale azione abbia successo, sia che
rimanga a livello di tentativo. Per quanto riguarda, in particolare, le fattispecie penali, sono state prese in
considerazione, nel corso dell’analisi, le seguenti fattispecie:
a. Articolo 314 c.p. – Peculato.
b. Articolo 316 c.p. – Peculato mediante profitto dell’errore altrui.
c. Articolo 317 c.p. – Concussione.
d. Articolo 318 c.p. – Corruzione per l’esercizio della funzione.
e. Articolo 319 c.p. – Corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio.
f. Articolo 319 ter – Corruzione in atti giudiziari.
g. Articolo 319 quater – Induzione indebita a dare o promettere utilità.
h. Articolo 320 c.p. – Corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio.
i. Articolo 318 c.p.- Istigazione alla corruzione.
j. Articolo 323 c.p. – Abuso d’ufficio.
k. Articolo 326 – Rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio.
l. Articolo 328 c.p. – Rifiuto di atti d’ufficio. Omissione.
m. Articolo 2635 cod. civ. – Corruzione tra privati
n. Art.346-bis c.p – Traffico illecito di influenze
o. Art. 353 c.p. – Turbata libertà degli incanti
p. Art.353 -bis c.p – Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente
Il Dipartimento della Funzione Pubblica, con la Circolare numero 1 del 25 gennaio 2013, ha spiegato che il concetto di corruzione contenuto nella Legge n. 190/2012 comprende tutte le situazioni in cui, nel corso
dell’attività amministrativa, si riscontri l’abuso da parte d’un soggetto pubblico del potere a lui affidato al
fine di ottenere vantaggi privati.

4. Destinatari del Piano.
Relativamente alla predisposizione del PTPCT 2022 -2024, risultano coinvolti i seguenti soggetti:
1. i componenti del Consiglio dell’Ordine;
2. il personale dell’Ordine;
3. i componenti delle Commissioni (anche non Consiglieri);
4. i componenti del Comitato Pari Opportunità;
5. i consulenti;
6. i titolari di contratti per lavori, servizi e forniture.
E’ fatto obbligo a tutti i soggetti indicati di osservare scrupolosamente le norme e le disposizioni del presente Piano.
Attualmente il Consiglio dell’Ordine è composto da un numero di Consiglieri pari ad 11.
Componente (nome e cognome) Titolo (Presidente, Vicepresidente, Segretario Tesoriere, Consigliere, Componente
Avv. Domenico Magistro Presidente
Avv. Lara Trifilò Consigliere Segretario
Avv. Andrea Pirri Consigliere Tesoriere
Avv. Salvatore Cipriano Consigliere
Avv. Tindaro Giusto Consigliere
Avv. Massimo Miracola Consigliere
Avv. Giuseppe Mormino Consigliere
Avv. Antonella Martina Nigrone Consigliere
Avv. Rosalia Eliana Raffa Consigliere
Avv. Maria Tiziana Scolaro Consigliere
Avv. Santo Vincenzo Trovato Consigliere

Personale dipendente
Componente (nome e cognome) Qualifica (Profilo contrattuale con riferimento al livello della qualifica del contratto applicato)
Giuseppe Levanti Impiegato B2 a tempo pieno indeterminato
COMITATO PARI OPPORTUNITA’
Componenti: Avv. Stefano Trimboli, Avv. Giuseppe Carianni, Avv. Alessandra Milio, Avv. Angiolella Bottaro,
Avv. Carmela Barbiera, Avv. Gabriella Mignacca.
Deve essere ancora designato il componente del Consiglio dell’Ordine e devono essere eletti gli Organi
direttivi.
NUCLEO DI MONITORAGGIO per l’applicazione della disciplina in materia di equo compenso
Avv. Sara Casella, Avv. Eugenio Passalacqua, Avv. Loredana Maccora, Avv. Lara Trifilò, Avv. Andrea Pirri,
Avv. Antonella Martina Nigrone, Avv. Massimo Miracola.
Si sottolinea che il RPCT, in quanto Consigliere, svolge l’incarico a titolo gratuito e potrà risultare
componente delle commissioni che rientrano nelle c.d. “aree di rischio delle attività del Consiglio” pur non
potendo ricoprire deleghe gestionali né il ruolo di Coordinatore o Responsabile in dette commissioni.
Soggetti terzi che intrattengono rapporti con il Consiglio dell’Ordine in virtù di contratto di consulenza i
quali hanno depositato in Segreteria il proprio curriculum vitae autorizzandone la pubblicazione.
Tipo di rapporto (consulenza,
fornitura, servizi)
Soggetto (ragione sociale) Qualifica (commercialista,
consulente del lavoro, ditta, revisore
contabile, ecc…)
Consulenza Prof. Carlo Vermiglio Commercialista
Consulenza Dr.ssa Maria Bongiorno Consulente del lavoro
Consulenza Avv. Marcello Mancuso Responsabile Protezione Dati
Consulenza Ing. Gianluca Zangara Progettazione e realizzazione
portale Ordine Avvocati
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5. Individuazione delle aree di rischio
Parte centrale del Piano è l’analisi dei rischi di corruzione che possano incidere sul regolare svolgimento
dell’attività del Consiglio, seguita dalla valutazione sotto il profilo del valore di rischio (quindi ponderazione
del rischio) e l’individuazione e adozione delle misure atte a prevenire il rischio di corruzione. L’analisi viene
condotta tenendo presente la peculiare attività del Consiglio che è sostanzialmente priva di discrezionalità,
come già in precedenza evidenziato: conseguentemente, può ritenersi di difficile penetrazione ai fenomeni
corruttivi. Il procedimento di mappatura dei procedimenti, individuazione dei rischi, ponderazione dei rischi
ed individuazione delle misure di prevenzione, è stato effettuato, nel presente Piano, alla luce sia
dell’esame del contesto interno, con coinvolgimento dei soggetti preposti alle varie aree, sia delle
indicazioni contenute nel PNA 2019, ed in particolare l’approfondimento dedicato agli Ordini professionali.
Per effettuare l’analisi dei rischi si è proceduto, in primo luogo, alla mappatura delle aree delle attività del
Consiglio, che sono state individuate come di seguito riportato.
A) Area acquisizione e progressione del personale
1. Reclutamento.
2. Progressioni di carriera.
3. Conferimento di incarichi di collaborazione esterna.
B) Area servizi e forniture
C) Area provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico
diretto ed immediato per il destinatario
1. Provvedimenti amministrativi di iscrizione, trasferimento e cancellazione dall’Albo Avvocati, dal Registro
Praticanti, dal Registro Abilitati alla Difesa a spese dello Stato.
2. Provvedimenti amministrativi di rilascio certificazione.
3. Provvedimenti amministrativi di accreditamento eventi formativi professionali agli iscritti ed enti terzi;
4. Provvedimenti amministrativi aventi ad oggetto pareri consultivi previsti per legge.
5. Provvedimenti amministrativi di opinamento parcelle ed ammissione al patrocinio a spese dello Stato
nel Settore Civile.
6. Provvedimenti amministrativi di conciliazione iscritto/cliente e consegna documenti al cliente.
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D) Area provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed
immediato per il destinatario
1. Provvedimenti amministrativi di incasso quote dagli iscritti.
2. Provvedimenti amministrativi di pagamento verso i creditori.
3. Provvedimenti amministrativi di gestione del recupero crediti verso gli iscritti e di assolvimento obblighi
non di natura deontologica.
6. Valutazione del livello di rischio.
Valutazione del rischio ed adozione delle Misure di Prevenzione.
La valutazione del rischio è ancorata a fattori/valori che incidono sul regolare svolgimento del processo di
formazione del provvedimento amministrativo.
Poiché la valutazione deve ancorarsi a criteri obiettivi e non soggetta a valutazioni soggettive discrezionali si
è proceduto ad attribuire valori specifici da 0 a 2 ai profili soggettivi ed oggettivi del procedimento così da
pervenire alla individuazione del fattore di rischio relativo in applicazione di un parametro numerico di
valore (basso=0, medio=1, alto=2).
I seguenti parametri numerici semplificati, applicati ed adattati ad ogni singolo processo deliberativo
nell’area analizzata, rappresentano il criterio di determinazione del fattore di rischio relativo giusta quanto
elaborato nell’allegato A.
Richiedente Valore
Requisiti vincolanti 0
Requisiti non vincolanti 1
Nessun requisito 2
Introduzione
Procedimento
Valore
Requisiti vincolanti 0
Requisiti non vincolanti 1
Nessun requisito 2
Istruttoria Valore
Regole vincolanti 0
Regole non vincolanti 1
Discrezionalità totale 2
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Istruttore Valore
Collegiale 0
Commissione 1
Singolo componente 2
Organo Decidente Valore
Collegiale 0
Commissione 1
Singolo componente 2
Decisione Valore
Regole vincolanti 0
Regole non vincolanti 1
Discrezionalità totale 2
All’individuazione del Grado complessivo di rischio si è pervenuti attraverso l’applicazione ad ogni processo
nell’analisi delle tipologie di procedimento analizzate nelle relative aree della seguente formula
matematica:
[(somma fattori di rischio relativo ottenuti) * (valore massimo del fattore rischio relativo al processo
analizzato) / (somma fattori rischio relativo del processo analizzato)]
il cui risultato ha consentito di classificare il grado complessivo di rischio parametrato al risultato ottenuto.
In particolare, laddove il valore ottenuto è stato minore di 0,5, il grado complessivo di rischio è stato
classificato Basso; laddove il valore ottenuto è stato compreso tra 0,5 e 1, il grado complessivo di rischio è
stato classificato Medio; laddove il valore è stato maggiore di 1 il grado complessivo di rischio è stato
classificato Alto.
In atto separato, ma parte integrante del presente piano, gli allegati A e B.
L’Allegato A, ha ad oggetto i criteri di determinazione del fattore di rischio relativo applicato ad ogni
singolo processo dell’area di analisi: nelle tabelle, ivi riportate, per ciascun processo è riportato il
parametro numerico del Grado complessivo di rischio che nella formula matematica che precede
costituisce il valore Somma Fattori di rischio relativi.
L’Allegato B ha ad oggetto la tabella riepilogativa con la indicazione dei valori di rischio complessivi per area
con i dati relativi ai fattori di rischio ed alle Misure di Prevenzione adottate.
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7. Formazione e Codice di Comportamento del Personale Dipendente
Il Consiglio, attraverso il Consigliere Segretario, provvederà ad effettuare incontri periodici con il personale
dipendente diretti ad illustrare il Codice di Comportamento e le modalità operative di svolgimento del
lavoro in modo tale da evitare pericolo di fenomeni corruttivi.
A tal fine al dipendente è stato consegnato in forma cartacea del D.P.R. 16 aprile 2013 n. 62 recante
“Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell’articolo 54 del
decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165” unitamente al Codice Etico elaborato dal responsabile della
prevenzione della corruzione trasparenza.
Il personale dipendente è stato invitato a dare rigida applicazione al Codice di Comportamento.
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Piano Triennale per la Trasparenza e l’Integrità
1. Introduzione
La trasparenza è presidio fondamentale alla lotta alla corruzione e l’Ordine prosegue a conformarsi ai
relativi adempimenti, in quanto compatibili.
La predisposizione della sezione trasparenza è stata redatta in ottemperanza del D.Lgs. 33/2013, come
modificato dal D.Lgs. 97/2016 ed in conformità con quanto recentemente previsto dalla Deliberazione
ANAC n. 777/2021.
Pertanto la valutazione della compatibilità ed applicabilità degli obblighi di trasparenza (cfr. art. 2bis,
comma 2 del D.Lgs. 33/2013) viene condotta dall’Ordine sulla base della propria attività, missione
istituzionale, dimensione organizzativa, propensione al rischio, applicazione in quanto compatibile dei
principi di cui al D.gs. 165/2001 (cfr. art. 2, comma 2 e 2 bis del DL 101/2013).
2. Obiettivi
La presente Sezione ha ad oggetto le misure e le modalità che l’Ordine degli Avvocati di Patti adotta per
l’implementazione ed il rispetto della normativa sulla trasparenza, con specifico riguardo alle misure
organizzative, alla regolarità e tempestività dei flussi informativi tra i vari soggetti coinvolti
nell’adeguamento, le tempistiche per l’attuazione, le risorse dedicate e il regime dei controlli predisposti.
3. Soggetti coinvolti
La presente sezione si riporta integralmente a quanto già rappresentato nei precedenti paragrafi
relativamente ai soggetti coinvolti, con le integrazioni che si rendono opportune per la peculiarità della
misura della trasparenza.
Non avendo specifici responsabili dei singoli uffici dell’Ordine ha solo un dipendente ed i consiglieri
dell’Ordine, gli stessi sono unitamente e disgiuntamente tenuti alla formazione/reperimento, trasmissione
e pubblicazione dei dati nella sezione Amministrazione Trasparente, secondo quanto previsto nell’Allegato
2 della Deliberazione ANAC 777/2021.
Nello specifico, i suddetti soggetti secondo gli incarichi si adoperano per garantire il tempestivo e regolare
flusso delle informazioni da pubblicare ai sensi e per gli effetti della normativa vigente e si adoperano per
garantire l’integrità, il costante aggiornamento, la completezza, la tempestività, la semplicità di
consultazione, la facile accessibilità, la conformità dei documenti pubblicati a quelli originali in possesso
dell’Ordine, l’indicazione della provenienza e la riutilizzabilità, collaborano attivamente e proattivamente
con il RPCT e con i soggetti preposti all’adeguamento alla normativa nel reperimento dei dati obbligatori
e/o da questi richiesti e sia nelle verifiche e controlli che questi è tenuto a fare.
Gli uffici ed il personale coinvolto nell’attuazione della trasparenza vengono individuati nel personale
dipendente e nell’ufficio di Presidenza composto da Presidente, Tesoriere e Consigliere segretario.
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4. Pubblicazione dati e iniziative per la comunicazione della trasparenza
La presente Sezione è parte integrante e sostanziale del PTPCT. Ai fini della comunicazione delle iniziative di
trasparenza, l’Ordine adotta le seguenti iniziative:
– condivide la propria politica sulla trasparenza con i propri iscritti durante l’assemblea annuale degli iscritti,
illustrando le iniziative, anche organizzative, a supporto dell’obbligo;
– contestualmente all’adozione del PTPCT e al fine di mettere tutti i soggetti incaricati in grado di assolvere
con consapevolezza agli obblighi, organizza un incontro formativo interno finalizzato alla condivisione del
PTPCT, sotto il profilo operativo, e degli obblighi di pubblicazione.
Misure organizzative
La strutturazione della sezione “Amministrazione trasparente” tiene conto delle peculiarità e specificità
connesse alla natura, ruolo e funzioni istituzionali dell’Ordine, alle indicazioni fornite dal Decreto Legge n.
101/2013 in materia di adozione dei principi del D.lgs. 165/2001, all’inciso “in quanto compatibile” di cui
all’applicazione del decreto trasparenza a ordini e collegi. In merito alle modalità di popolamento dei dati
del Consiglio trasparente:
– in alcune circostanze, le informazioni vengono pubblicate mediante collegamento ipertestuale a
documenti già presenti sul sito istituzionale;
– mediante il ricorso alle Banche dati, ai sensi e per gli effetti dell‟art 9 del D.Lgs. 33/2013; ͘
– I link a pagine, documenti e in genere gli atti vengono utilizzati nel rispetto del provvedimento del garante
per la protezione dei dati personali n. 243/2014 recante “Linee guida in materia di trattamento di dati
personali, contenuti anche in atti e documenti amministrativi, effettuato per finalità di pubblicità e
trasparenza sul web da soggetti pubblici ed altri enti obbligati.
Obblighi e adempimenti
L’Ordine è tenuto agli obblighi di pubblicazione/trasparenza del D.Lgs. 33/2013.
Monitoraggio e controllo dell’attuazione delle misure organizzative
Il RPCT pone in essere misure di controllo e di monitoraggio sull’attuazione degli obblighi previsti in tema di
trasparenza, secondo quanto stabilito nel piano di monitoraggio e controllo.
Accesso Civico
L’accesso documentale, l’accesso civico e l’accesso civico generalizzato sono regolati dalla normativa di
riferimento:
– accesso documentale o accesso agli atti, ovvero il diritto dell’interessato alla partecipazione al
procedimento amministrativo, secondo le disposizioni della Legge 241/1990 e del DPR 184/2006.
È possibile richiedere l’accesso ai documenti amministrativi dell’Ordine degli Avvocati di Patti; le richieste
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possono essere presentate solo da chi dimostra di avere un interesse diretto, concreto e motivato,
corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto
l’accesso. L’istanza va diretta al Segretario dell’Ordine e va presentata presso la segreteria o via mail.
Decorsi 30 giorni della richiesta, in assenza di comunicazione la richiesta deve intendersi respinta.
– Accesso civico o accesso civico semplice, ovvero il diritto di chiunque di richiedere i documenti , le
informazioni o i dati che l’Ente abbia omesso di pubblicare pur avendone l’obbligo ai sensi dell’art 2bis e art ͘ ͘
5, co ͘ 1 del Decreto Trasparenza. Chiunque può richiedere la pubblicazione sul sito istituzionale dell’Ordine
degli Avvocati di Patti di informazioni che l’Amministrazione aveva l’obbligo di pubblicare e che sono state
omesse o pubblicate parzialmente. L’istanza va indirizzata al Responsabile della Trasparenza e va
presentata presso la segreteria o via mail.
– Accesso generalizzato, ovvero il diritto di chiunque di accedere a dati e documenti detenuti dall’Ente ,
ulteriori rispetto a quelli sottoposti ad obbligo di pubblicazione , nel rispetto dei limiti relativi alla tutela
degli interessi giuridicamente rilevanti secondo le previsioni dell’art 2bis e dell’art ͘ 5, co ͘ 2 e 5 bis del ͘
Decreto Trasparenza. Chiunque può chiedere l’accesso a documenti amministrativi, dati e informazioni
detenuti dall’Ordine, anche in assenza di interesse concreto ed attuale necessario per il tradizionale diritto
di accesso. L’istanza non va motivata, diretta al Segretario dell’Ordine e presentata presso la segreteria o
via e-mail. Decorsi 30 giorni dall’istanza, in assenza di comunicazioni la richiesta deve intendersi negata.
Nel caso di diniego totale o parziale dell’accesso o nel caso di mancata risposta entro il termine previsto, il
richiedente può presentare richiesta di riesame al RPCT, che decide con provvedimento motivato entro il
termine di 20 giorni. Parimenti possono presentare richiesta di riesame, con le stesse modalità, i
controinteressati nel caso di accoglimento della richiesta di accesso.
Piano Prevenzione Corruzione e Trasparenza – Ordine degli Avvocati di Patti
A1 – Reclutamento
Richiedente Introduzione procedimento Organo Istruttore Istruzione Organo Decidente Decisione Grado complessivo di rischio
Requisiti vincolanti Requisiti vincolanti Commissione Regole vincolanti Consiglio Regole vincolanti
Fattore di rischio relativo 0 0 1 0 0 0 0,17
Basso Basso Medio Basso Basso Basso Basso
A2 – Progressione di carriera
Richiedente Introduzione procedimento Organo Istruttore Istruzione Organo Decidente Decisione Grado complessivo di rischio
Requisiti vincolanti Requisiti vincolanti Commissione Regole vincolanti Consiglio Regole vincolanti
Fattore di rischio relativo 0 0 1 0 0 0 0,17
relativo Basso Basso Medio Basso Basso Basso Basso
A3- Conferimento di incarichi
Richiedente Introduzione procedimento Organo Istruttore Istruzione Organo Decidente Decisione Grado complessivo di rischio
Requisiti non vincolanti Requisiti non vincolanti Consigliere Delegato Regole non vincolanti Consiglio Regole non vincolanti
Fattore di rischio relativo 1 1 2 1 0 1 1,00
Medio Medio Alto Medio Basso Medio Medio
Servizi e Forniture
Organo Istruttore Istruzione Organo Decidente Decisione Grado complessivo di rischio
Requisiti vincolanti Requisiti vincolanti Consigliere Delegato Regole vincolanti Consiglio Regole vincolanti
Fattore di rischio relativo 0 0 2 0 0 0 0,33
Basso Basso Alto Basso Basso Basso Basso
C-1 Provvedimenti amministrativi di iscrizione, trasferimento, e cancellazione Albo Avvocati, dal Registro Praticanti, dal Registro Abilitati alla Difesa a spese dello Stato
Richiedente Introduzione procedimento Organo Istruttore Istruzione Organo Decidente Decisione Grado complessivo di rischio
Requisiti vincolanti Requisiti vincolanti Segretario Regole vincolanti Consiglio Regole vincolanti
Fattore di rischio relativo 0 0 2 0 0 0 0,33
Basso Basso Alto Basso Basso Basso Basso
C-2 Provvedimenti amministrativi di rilascio certificazione
Richiedente Introduzione procedimento Organo Istruttore Istruzione Organo Decidente Decisione Grado complessivo di rischio
Requisiti vincolanti Requisiti vincolanti Segretario Regole vincolanti Consiglio Regole vincolanti
Fattore di rischio relativo 0 0 2 0 0 0 0,33
Basso Basso Alto Basso Basso Basso Basso
Allegato A – criteri di determinazione del fattore di rischio relativo applicato ad ogni singolo processo dell’area di analisi: nella tabella per ciascun processo è riportato note: il parametro numerico del Grado complessivo di rischio che nella formula del Piano costituisce il valore Somma Fattori di rischio relativi.
Area A: acquisizione e progressione del personale:
Area B:
Rich. ed individuazione servizio o fornitura
Introd. Proc. (Offerta servizio e/o fornitura)
Area C: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario:
C-3 Provvedimenti amministrativi di accreditamento eventi formativi
Richiedente Introduzione procedimento Organo Istruttore Istruzione Organo Decidente Decisione Grado complessivo di rischio
Requisiti vincolanti Requisiti vincolanti Segretario Regole vincolanti Consiglio Regole vincolanti
Fattore di rischio relativo 0 0 2 0 0 0 0,33
Basso Basso Alto Basso Basso Basso Basso
C-4 Provvedimenti amministrativi aventi ad oggetto pareri consultivi previsti per legge
Richiedente Introduzione procedimento Organo Istruttore Istruzione Organo Decidente Decisione Grado complessivo di rischio
Requisiti vincolanti Requisiti vincolanti Commissione Regole vincolanti Consiglio Regole vincolanti
Fattore di rischio relativo 0 0 1 0 0 0 0,17
Basso Basso Medio Basso Basso Basso Basso
C-5 Provvedimenti amministrativi di opinamento parcelle ed ammissione al patricinio a spese dello Stato nel settore civile
Richiedente Introduzione procedimento Organo Istruttore Istruzione Organo Decidente Decisione Grado complessivo di rischio
Requisiti vincolanti Requisiti vincolanti Consigliere Delegato Regole vincolanti Consiglio Regole vincolanti
Fattore di rischio relativo 0 0 2 0 0 0 0,33
Basso Basso Alto Basso Basso Basso Basso
C-6 Provvedimenti amministrativi di conciliazione iscritto/cliente e consegna documenti al cliente
Richiedente Introduzione procedimento Organo Istruttore Istruzione Organo Decidente Decisione Grado complessivo di rischio
Requisiti vincolanti Requisiti vincolanti Segretario Regole vincolanti Presidente Regole vincolanti
Fattore di rischio relativo 0 0 2 0 2 0 0,67
Basso Basso Alto Basso Alto Basso Medio
D-1 Provvedimenti incasso quote degli iscritti
Organo Istruttore Istruzione Organo Decidente Decisione Grado complessivo di rischio
Tesoriere Regole vincolanti Segretario Regole vincolanti
Fattore di rischio relativo 2 0 2 0 0,67
Alto Basso Alto Basso Medio
D-2 Provvedimenti amministrativi di pagamento fornitori
Organo Istruttore Istruzione Organo Decidente Decisione Grado complessivo di rischio
Tesoriere Regole non vincolanti Consiglio Regole non vincolanti
Fattore di rischio relativo 2 1 0 1 0,67
Alto Medio Basso Medio Medio
D-3 Provvedimenti di gestione del recupero crediti verso gli iscritti e di assolvimento obblighi non di natura deontologica
Organo Istruttore Istruzione Organo Decidente Decisione Grado complessivo di rischio
Tesoriere Regole non vincolanti Consiglio Regole non vincolanti
Fattore di rischio relativo 2 1 0 1 0,67
Alto Medio Basso Medio Medio
Area Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario:
Piano Prevenzione Corruzione e Trasparenza – Ordine degli Avvocati di Patti
Area Fattori di rischio Misure di prevenzione
A 1 Basso Consiglio
Requisiti di partecipazione predeterminati. Formazione delle Commissioni tale da impedire rischi di corruzione.
A 2 Basso Consiglio
A 3 Alto Consiglio
B Alto Consiglio
C 1 Basso Consiglio Abuso nell’esercizio del potere dal Consiglio
C 2 Medio Segretario Abuso nell’esercizio del potere dal Segretario Rilascio della certificazione al massimo entro una settimana dalla presentazione della domanda
Allegato B – Tabella riepilogativa con la indicazione dei valori di rischio complessivi per area con i dati relativi ai fattori di rischio ed alle Misure di Prevenzione adottate.
Grado complessivo di rischio
Soggetti coinvolti nella fase decisionale
Mancata osservanza delle regole concorsuali anche con riferimento alla nomina delle Commissioni.
Predeterminazione di percorsi agevolati per il partecipante al concorso in contrasto con le regole di imparzialità.
Mancata osservanza delle regole concorsuali per la progressione di carriera.
Assegnazione di mansioni superiori che possano consentire irregolare progressione economica
Osservanza rigida delle regole previste dal c.c.n.l. con esclusione di affidamento di mansioni superiori al livello
retributivo e normativo del dipendente.
Conferimento di incarico non necessario con motivazione apparente.
Violazione dei principi di terzietà, imparzialità e concorrenza.
Individuazione precisa dell’incarico da affidare a terzi e motivazione concludente e specifica delle ragioni
che inducono il Consiglio ad affidare a terzi incarico particolare.
Rotazione dei soggetti incaricati compatibilmente con l’offerta del mercato, il costo per l’esercizio dell’incarico
ed il rapporto di fiducia per incarichi di particolare delicatezza e rilevanza.
Scelta del professionista esterno dotati dei necessari requisiti per l’attribuzione dell’incarico con
l’eventuale estrazione a sorte di soggetti che abbiano gli stessi requisiti.
Preferenza di procedure ad evidenza pubblica, compatibilmente con l’incarico affidato e la
delicatezza dei compiti affidati.
Utilizzo di criteri di trasparenza sugli atti di conferimento degli incarichi.
Nomina a seguito di provvedimento collegiale del Consiglio riservando solo in caso di urgenza nomina
fiduciaria al Presidente ovvero al Tesoriere, seguita dalla ratifica del Consiglio.
Verifica dell’insussistenza di situazioni, anche potenziali, di conflitto di interesse nei confronti del soggetto
che nomina il professionista a cui affidare l’incarico richiesto, del professionista designato, dei soggetti pubblici o privati richiedenti, del soggetto destinatario delle prestazioni professionali.
Individuazione del tipo di servizio o fornitura con modalità dirette a creare vantaggi personali.
Fissazione di requisiti soggettivi di partecipazione in modo da favorire uno specifico partecipante.
Requisiti di presentazione e valutazione delle offerte distorte per favorire un partecipante.
Procedure di aggiudicazione non concorsuali ed uso distorto del criterio dell’offerta più idonea alle necessità del Consiglio.
Delibera di fissazione del servizio/fornitura con le ragioni specifiche della scelta.
Scelta del fornitore sulla scorta del migliore rapporto fiducia/costi.
Fissazione di requisiti standard per la presentazione di offerte.
Procedura di aggiudicazione preferibilmente con meccanismo concorsuale
Pubblicazione sul sito web del Consiglio dei requisiti di iscrizione e del contributo di iscrizione con i relativi moduli.
Assunzione della Delibera al massimo nella seconda Adunanza del Consiglio successiva alla presentazione della domanda di iscrizione.
C 3 Basso Consiglio
C 4 Basso Consiglio
C 5 Basso Consiglio
C 6 Medio
D 1 Basso Tesoriere Abuso di potere diretto a privilegiare alcuni iscritti Meccanismo di incasso delle quote a mezzo pagamento elettronico
D 2 Basso Tesoriere Abuso di potere diretto a privilegiare alcuni fornitori Pagamento entro 30 gg. Dall’autorizzazione all’emissione della fattura elettronica
D 3 Basso Consiglio
Abuso di potere diretto a privilegiare alcuni iscritti
Abuso nell’esercizio del potere del Consiglio. Violazione della normativa in tema di accreditamento.
Regolamento per l’accreditamento degli eventi formativi con individuazione precisa delle
Associazioni e degli Enti locali che possano presentare domanda di accreditamento.
Delibera di accreditamento al massimo nella seconda Adunanza del Consiglio successiva alla
presentazione della domanda.
Abuso nell’esercizio del parere per fini contrari a quelli previsti dalla legge
Rigido rilascio del parere solo nei limiti previsti dalla legge e pubblicazione dei pareri sul sito web del Consiglio.
Abuso nel rilascio dell’opinamento in violazione dei criteri previsti dal D.M. 55/2014 e dell’ammissione al Gratuito Patrocinio in
assenza dei presupposti.
Fissazione generale e preventiva dei criteri di opinamento della parcella e motivazione specifica e precisa delle ragioni per il discostamento dai criteri generali stabiliti.
Verifica puntuale dei requisiti per l’ammissione al gratuito patrocinio.
Consigliere
Delegato
Abuso del potere anche suggestivo verso una delle parti in contesa per agevolare l’altra.
Nomina del Consigliere Delegato con meccanismo di turnazione predeterminato
Fissazione di criteri generali di gestione della controversia.
Fissazione generale e preventiva dei criteri di gestione del recupero del credito e dei
comportamenti aventi natura di obbligo a carico dell’iscritto con motivazione specifica dei
provvedimenti da adottare.
Pubblicazione sul sito web del Consiglio della Delibera di fissazione dei criteri generali.

Ultimo aggiornamento

22 Dicembre 2023, 16:03